Porec 2019 si conclude ma lascia il ricordo e come sempre non si vede l’ora di trovare una nuova occasione. Siamo stati tra di noi. Abbiamo giocato a basket naturalmente in campi straordinari, con palestre bellissime anche con 6 canestri all’interno, in strutture fantastiche come l’Intersport con tre campi regolamentari tutti in parquet in una stessa struttura, oppure nel meraviglioso e invidiabile palazzetto Zatika una struttura dove si gioca, si vede e si gode lo sport nella sua essenza. Per non parlare dell’impianto Finida (palestra scolastica???!!!!) struttura nuova delle scuole dove si giocano tre gare contemporaneamente. Abbiamo giocato contro avversari più forti, da loro sempre si impara. Abbiamo fatto guai, mangiato cose che non ci piacevano, siamo stati senza telefono scoprendo che ci si parla e ci si conosce, magari scoprendo qualcosa che non si immaginava. Abbiamo giocato al mattino presto e alla sera tardi, abbiamo aperto le finestre della stanza e abbiamo visto il mare. Siamo montati di corsa sul pulmino che ci portava a giocare e nel viaggio ci siamo messi a ridere di gusto, siamo poi scesi dal pulmino sempre di corsa a volte per giocare altre volte per vedere altri amici giocare con la nostra stessa maglia. Abbiamo scoperto che se l’arbitro non ci fischia si continua a giocare e che farlo contro chi gioca duro si impara meglio. Abbiamo scoperto i campi all’aperto con i ferri e le retine e che si gioca anche sull’asfalto e al freddo. Abbiamo scoperto che per stare bene insieme ci sono delle regole e che queste fanno gruppo. Abbiamo fatto tante cose, scoperto nuove persone, abbiamo fatto 4 giorni che sono sembrati un attimo e che avremmo voluto non passassero mai. Ci siamo scoperti migliori. Insieme migliori

 

Le vacanze son sempre belle per qualsiasi studente di ogni età. Ma non saranno mai speciali quanto quelle che ho passato io quest’anno. Queste vacanze sono state veramente speciali per me perché è stato il primo anno in cui ho partecipato al torneo di Parenzo con tutta la mia società. Il viaggio in autobus è stato pieno di divertimento sia all’andata che al ritorno. Le ore non erano lunghe e noiose, anzi! Il tempo passava velocissimo che neanche te ne accorgevi. All’arrivo ci hanno ospitato in un hotel magnifico. Le camere avevano tutto il necessario e lo spazio per passare delle splendide giornate. Che sia stata colazione, pranzo o cena il cibo era sempre ottimo. Al momento delle partite, in cui davamo tutto noi stessi, c’erano le altre squadre pronte a tifare per noi e a supportarci. Quando eravamo nell’hotel, giravamo per le stanze o stavamo nella hall a giocare e scherzare. Se eri un allenatore, un under 18 o un esordiente non importava. Si stava tutti con tutti senza fare differenze di età. Siamo anche andati a fare svariate passeggiate per Parenzo. È veramente una città incantevole. Ritornare a casa è stato bello ma sarei rimasta volentieri a Parenzo ancora un po’ con la mia squadra e le altre. Spero di tornarci il prossimo anno per giocare a basket con la mia squadra e tutta la mia società per divertirci ancora.

                                                                                                                                                             Emma, Under12

Hanno detto di noi! Grazie a La Nuova Venezia (4 gennaio 2020) la nostra partecipazione al Torneo di Parenzo non è passata inosservata